PEC: as-ud@pec.cultura.gov.it   e-mail: as-ud@cultura.gov.it   tel: (+39) 0432-546283

Archivio di Stato di Udine

Pillole per la ricerca

L’Archivio di Stato di Udine con queste note intende agevolare coloro che vogliono conoscere i dati anagrafici dei propri antenati nati nel territorio dell’attuale regione Friuli Venezia Giulia.

La banca dati Friuli in prin
La banca dati Friuli in prin raccoglie le informazioni anagrafiche riportate sugli atti di matrimonio riferiti al periodo 1871-1900 per tutti i comuni della provincia di Udine (eccetto l’area ex austriaca) e quelle riportate sugli esiti di leva per le classi 1846-1900. Attraverso la banca dati si può risalire quindi alla fonte e all’Istituto che la conserva. I documenti sono liberamente consultabili presso l’Archivio di Stato.

Chi rilascia la documentazione di tipo anagrafico?
Gli atti di Stato Civile (nascita, matrimonio e morte) e la documentazione anagrafica (fogli di famiglia) viene rilasciata solo ed esclusivamente dagli Uffici di stato civile.

Gli Uffici di stato civile tra il 1800 e il 1900 erano gli stessi di oggi?
Gli Uffici di stato civile si trovavano o presso i comuni o presso le parrocchie. Questo perché il Friuli Venezia Giulia non entra contemporaneamente nel Regno d’Italia e quindi dopo il 1866 ancora diversi territori rimangono soggetti alle leggi del governo austriaco. Pertanto, mentre l’Italia affidava nel 1871 il servizio di stato civile ai comuni, l’Austria continuava a far svolgere le funzioni di ufficiale di stato civile ai parroci.

A chi rivolgersi allora?
Per rintracciare l’archivio comunale o parrocchiale che conserva le carte anagrafiche dell’antenato nato nell’ ‘800 o nei primi anni del ‘900 è necessario quindi conoscere la più recente storia del Friuli Venezia Giulia e la progressiva formazione delle attuali provincie di Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste.

Che informazioni si trovano negli archivi degli Uffici di stato civile?
Gli archivi degli Uffici di stato civile attivati nel 1871 raccolgono i registri di nascita, di matrimonio e di morte dei cittadini italiani. Sugli stessi registri di nascita viene annotato anche il matrimonio con la precisazione della località in cui è avvenuto, la data e il nome del coniuge ed infine data e luogo di morte. Si precisa che tali aggiornamenti sui registri vengono effettuati anche per coloro che sono emigrati in altro comune o in altro stato, ma solo quando perviene all’ufficio comunale la documentazione relativa. Pertanto possono trascorrere alcuni anni tra l’evento e la sua registrazione.

Che informazioni si trovano negli archivi degli Uffici di stato civile delle parrocchie?
Anche i registri delle parrocchie annotano gli eventi di nascita, matrimonio e morte in base alla legge austriaca. Per sicurezza all’epoca era stata redatta anche una copia di ciascun registro e consegnata alla Curia Vescovile che tutt’ora le conserva nel proprio archivio storico. In alcune località le anagrafi parrocchiali registrano anche i nominativi dei partenti.

Che dati servono per richiedere copie dei certificati anagrafici?
Gli elementi indispensabili per compilare una domanda da inviare agli uffici di stato civile sono i seguenti: nome e cognome dell’antenato o dell’antenata cittadini italiani, paternità e maternità, anno e comune di nascita. Gli elenchi dei comuni delle provincie di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste si possono trovare nei siti istituzionali delle rispettive provincie.

Se non si possiedono dati certi come avviare una ricerca?
Quando non si dispone di questi dati la ricerca e il rilascio della documentazione diventa quasi impossibile. L’interessato dovrà pertanto procedere ad una indagine sulle origini della propria famiglia e dei propri antenati cercando di acquisire informazioni generali e particolari che lo conducano verso una più precisa identificazione.

IL TERRITORIO

GLI UFFICI DI STATO CIVILE

1815-1865 L’intero territorio che comprende le attuali provincie di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste si trova sotto la dominazione austriaca.

1815-1865 Gli uffici di stato civile secondo la normativa austriaca si trovano presso le parrocchie.

1866 Il Friuli italiano. Il Friuli che entra a far parte del Regno d’Italia con la denominazione di provincia di Udine comprende un vastissimo territorio dal fiume Livenza al fiume Judrio, dal mare a Pontebba. Confina a nord e a est con i territori austriaci di Klagenfurt, Plezzo, Tolmino, Gorizia. A ovest con i territori di Portogruaro, Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto e il Cadore. cartina geografica

1866 Nonostante l’annessione al Regno d’Italia gli uffici di stato civile rimangono ancora per tutto il territorio annesso presso le parrocchie.

1871 Il governo italiano istituisce gli uffici di stato civile presso i comuni.

1866 Il Friuli austriaco. Le località di Gorizia, Gradisca, Cervignano, Aquileia, Aiello, Tarvisio, parte di Pontebba rimangono ancora sotto l’amministrazione austriaca.

1866-1920 In queste località rimane ancora in vigore la normativa austriaca che prevede l’ufficio di stato civile affidato alle parroci. I documenti anagrafici vengono conservati presso le parrocchie.

1919-1926 Dopo la I guerra mondiale i territori che erano rimasti all’Austria (Gorizia, Tarvisio, Cervignano, Aquileia, ecc) entrano a far parte del Regno d’Italia sotto la provincia di Udine ribattezzata provincia del Friuli. La provincia di Trieste italiana costituisce un’amministrazione a se stante a partire dal 1923.

1921 Anche in questi territori entra in vigore la normativa italiana e pertanto gli uffici di stato civile diventano funzionanti presso i comuni.

1927 Viene istituita la provincia di Gorizia che in tal modo si stacca da Udine. Essa comprende i territori del distretto di Monfalcone e quelli del distretto di Idria. In questa ridistribuzione del territorio a Udine vengono affidati i comuni del distretto di Cervignano e del distretto di Tarvisio.

Gli uffici di stato civile si trovano presso i comuni.

1947 Con il trattato di pace che conclude la II guerra mondiale vengono ritoccati i confini nazionali per la cessione di alcuni territori alla Jugoslavia. Di conseguenza si modifica la preesistente provincia di Gorizia che riduce il suo territorio. Da questa data a oggi essa comprende i territori dei comuni di Gorizia, Capriva, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Fogliano-Redipuglia, Gradisca, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronche dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Floriano, San Lorenzo, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse. La provincia di Udine resta territorialmente invariata.

Gli uffici di stato civile si trovano presso i comuni.

1954 Viene definita anche la provincia di Trieste che nell’accordo siglato a livello internazionale comprende i comuni di Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle, Sgonico nonché il capoluogo Trieste.

Gli uffici di stato civile si trovano presso i comuni.

1963 Dalla provincia di Udine vengono staccati i comuni della destra Tagliamento per formare la nuova provincia di Pordenone che comprende oltre alla città capoluogo anche i comuni di Andreis, Arba, Arzene, Aviano, Azzano X, Barcis, Brugnera, Budoia, Caneva, Casarsa della Delizia, Castelnuovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Chions, Cimolais, Claut, Clauzetto, Cordenons, Cordovado, Erto e Casso, Fanna, Fiume Veneto, Fontanafredda, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Valvasone, Vito d’Asio, Vivaro, Zoppola.

Gli uffici di stato civile si trovano presso i comuni



Ultimo aggiornamento: 25/06/2024