Udine nei secoli scorsi aveva ricordato Dante Alighieri in almeno due importanti iniziative. Il 21 maggio 1865, ancor sotto l’inquisitoria polizia dell’Austria grifagna, nella pubblica adunanza indetta dall’Accademia di Udine, si commemorava la sesta ricorrenza secolare della nascita del poeta con un discorso dell’avvocato Giacomo Putelli, socio ordinario dell’Accademia, tenuto nella sala del palazzo comunale.
L’anno successivo, esattamente il 13 maggio, il comune di Udine inaugurava la Biblioteca e il Museo Friulano sotto gli auspici del nome di Dante iniziatore dell’italica civiltà scoprendo il busto del poeta realizzato dallo scultore veneziano Luigi Minisini.(immagini 1 e 2)
Nel 1921, l’Accademia di Udine e la Società Filologica Friulana, di recente istituzione ma già molto attiva, per commemorare il secentenario della morte del divin poeta organizzarono attraverso un Comitato appositamente istituito, un corso di conferenze sulla sua vita e sulla sua opera principale. (immagini 3 - 5)
Dall’anno 2000, grazie alla donazione di Andreina Nicoloso Ciceri, l’Archivio di Stato di Udine conserva una raccolta bibliografica di 578 testi antichi. Per quanto riguarda il settore letterario risulta presente un’edizione della Divina Commedia stampata a Venezia nel 1784.
Si tratta di opera illustrata, in tre tomi, facente parte della raccolta Parnaso italiano ovvero raccolta de’ poeti classici italiani edita da Antonio Zatta. Sul frontespizio non compare il titolo di Divina Commedia, ma solo il nome del poeta Dante Alighieri.
L’Archivio in occasione del Dantedì 2021 intende valorizzare quest’opera offrendo, sulle pagine del sito istituzionale, le immagini illustrate di alcune pagine con i canti più ricordati.